Acquaticità prenatale
Per gli amanti dell’acqua e per chi, proprio grazie alla gravidanza, comincia ad apprezzare i suoi innumerevoli benefici esiste la possibilità di frequentare i corsi di acquaticità prenatale che permettono alle future mamme di godere delle proprietà benefiche di questo incredibile elemento.
La sola immersione in acqua, senza svolgere alcun esercizio in particolare, riduce la percezione del peso corporeo addirittura dell’80% se l’immersione raggiunge il seno: questo crea una meravigliosa sensazione di leggerezza, di “assenza di peso”.
L’acqua inoltre è l’elemento ideale per le donne in gravidanza per il completo utilizzo del corpo senza arrecare carichi eccessivi, stimolando grande mobilità e flessibilità: in acqua è infatti possibile eseguire dei movimenti che a terra non sarebbe possibile effettuare.
L’acqua alleggerisce la schiena ma anche lo stomaco e i visceri, riducendo l’acidità, il reflusso gastro-esofageo, favorendo la digestione e migliorando la funzionalità intestinale e la stipsi. Le donne affermano di sentirsi meglio dopo un incontro in acqua e le sensazioni più ricorrenti sono il rilassamento, il benessere diffuso e la leggerezza.
L’acqua inoltre porta con sé un forte valore simbolico: essa è fonte di energia creativa originaria, tutto ha origine in essa e non c’è vita senza di essa. Rappresenta la femminilità per eccellenza: è donna, mamma, bambina. Donna, consapevole del suo ruolo, si preoccupa di vivere al meglio creando intorno a sé un ambiente positivo e ricco di emozioni vibranti e palpabili. Mamma, culla il proprio bambino offrendogli la perfezione nella vita intrauterina trasmettendogli sensazioni di amore e protezione. Bambina, nella regressione che accompagna la donna durante tutta la gestazione, ed è proprio di questa fase il ritorno involontario all’infanzia per trasmettere inconsciamente al nascituro tutto ciò che di bello e gioioso ha caratterizzato il suo passato. Pertanto rimanere nella naturalità dell’acqua significa rimanere nella nascita.
La gravidanza non è una condizione di malattia, pertanto non esistono grosse restrizioni al movimento se non quelle dettate dal buon senso personale e quelle suggerite dal proprio corpo. E’ la donna stessa a modulare l’intensità dell’attività proposta, imparando a conoscere il proprio corpo e i segnali che esso invia, aumentandone i ritmi se esso lo consente o rallentandoli se esso lo richiede .
Le lezioni solitamente prevedono momenti di nuoto, per le più acquatiche, alternati a tanti esercizi divertenti e stimolanti per rinforzare la muscolatura del corpo e per aumentare la consapevolezza relativa al pavimento pelvico e alla respirazione. Per concludere solitamente è previsto un momento di rilassamento, facendosi cullare dall’acqua.
Tutto quello che serve è il classico abbigliamento da piscina e se la struttura lo richiede anche il certificato medico di buona salute.