I compiti a casa sono davvero utili?

I COMPITI A CASA SONO UTILI? TRA INCUBO DEI GENITORI E PERCORSO DI CONOSCENZA DEI FIGLI

I compiti scolastici dei nostri figli rappresentano oggi una questione molto “sentita”: cerchiamo di capire se servono e che tipo di ruolo può avere il genitore per essere vicino ai figli, senza che questo si trasformi in un incubo.

I cambiamenti che hanno modificato la composizione e l’organizzazione delle famiglie italiane negli ultimi 30 anni stanno incidendo molto sulla gestione e sull’accompagnamento dei nostri figli nel percorso scolastico:
– nella maggior parte delle situazioni entrambe i genitori lavorano,
– rispetto a quanto accadeva 20 anni fa, le separazioni sono aumentate del 70,7% (dati Istat), aumentando la complessità di gestione dell’impegno scolastico dei figli (dove sono collocati prevalentemente, chi li va a prendere, con chi svolgeranno i compiti),
– la possibilità di contare sull’aiuto della famiglia allargata è sempre minore, visto l’aumento dell’età media della prima gravidanza e la maggiore età dei genitori, oltre alla necessità di spostarsi dal luogo di nascita per ricercare lavoro.

A fronte di tutte queste complessità, la tentazione di diminuire l’importanza dei compiti è forte.

Quindi i compiti servono?

Le ricerche hanno dimostrato che, per facilitare le conoscenze acquisite, superare un certo numero di ore di studio affatica il sistema cognitivo e lo rende incapace di recepire cose nuove il giorno seguente. Questo significa che la distribuzione del carico di lavoro giornaliero è molto importante. Il nostro cervello non è un contenitore da poter riempire all’infinito.

Questo non significa, però, che i compiti siano inutili. Anzi.

I compiti sono molto importanti perché:
1. Sono pochi gli apprendimenti che si fissano istantaneamente e si installano in forma stabile nella mente.
2. La maggior parte delle conoscenze, infatti, si fissa attraverso l’esercizio. Con l’insegnante si inquadra l’argomento, poi, a distanza di qualche ora o qualche giorno, a casa propria, lo si affronta di nuovo, approfondendo, rafforzando e stabilizzando quanto già acquisito
3. I compiti a casa sono un’occasione anche per accrescere l’autodisciplina e l’autonomia del bambino, per imparare a darsi dei tempi e a seguire delle regole, per sviluppare il senso del dovere e l’abitudine al lavoro.

La risposta è SI, i compiti sono utili.

 

 

 

Ma come affrontarli senza che diventino un incubo familiare e danneggino le relazioni genitori-figli?

Nel prossimo articolo parleremo di come tentare di approcciare il problema e proporre delle possibilità per affrontarlo.

 

Coordinatore del Consultorio CrescereInsieme
Psicologo
Dott. Stefano Zanola